Un’interessante studio di ricerca (di K. Stern-Ellran, S. Zilcha-Mano, R. Sebba e N. Levit Binnun dell’Università di Haifa, Israele), pubblicato sulla prestigiosa rivista Frontiers in Psychology, eseguito sui bambini di età pre-scolare (3-4 anni) si è occupato di capire gli effetti sui bambini derivanti dagli ambienti colorati.
In questo studio pilota, i bambini sono stati coinvolti in due situazioni di gioco con ambienti colorati o non colorati: una situazione strutturata su una superficie non colorata (bianca), nell’altro su un’area colorata, mentre il loro comportamento è stato monitorato.
La superficie colorata è stata caratterizzata da colori molto saturi, creando tonalità taglienti, contrasti di luminosità e in ambiente colorato (per esempio, giocando su un tappeto colorato). I risultati di questa ricerca hanno messo in risalto che, rispetto a una superficie di gioco non colorato, un ambiente molto colorato interferirebbe con il gioco strutturato dei bambini piccoli e indurrebbe più comportamenti che indicano interruzioni nell’ esecuzione dell’attività.
La motivazione alla base di questi ambienti colorati e sensorialmente ricchi è quello di suscitare gli effetti positivi e spesso cruciali di sviluppo che sono alla base dell’arricchimento sensoriale previsto durante le prime fasi di sviluppo.
Tuttavia, ci può essere una soglia oltre la quale un ambiente per bambini diventa eccessivamente stimolante e interferisce con le attività.
Anna Fonseca