Coltiviamo quindi naturalmente le nostre inclinazioni, ma gli anni passano, e spesso per alcune di noi seguire le proprie inclinazioni non è sufficiente per ritrovare la spinta e il desiderio di ritornare a fare le stesse proposte ogni anno.
È qui che l'équipe si divide: senti dire da alcune che è venuto il momento di rinfrescarci le idee (ancora il percorso sonoro?), senti dire dalle altre che i bambini hanno i bisogni di sempre e che sono gli adulti a dover imparare a gestire “la caduta” del loro interesse (“ma che cosa vorresti inventarti di nuovo?” “sei tu che sei annoiata, i bambini sono diversi”) e a dover cogliere la diversità di ogni incontro (“è perché non li osservi”). È vero, ma forse a volte non basta sapere e osservare che diversi sono i bambini e diversi saranno i percorsi, le strade, le piste di ricerca che metteranno in atto di fronte alle nostre proposte, quelle di sempre.
A volte sono le nostre stesse mani a voler esplorare nuovi contesti. Questo percorso nasce proprio da uno di questi “scontri” di èquipe e da fortunati “incontri” formativi.
I colori non sono solo da guardare: si possono toccare, mischiare, scomporre, comporre, impastare; non coinvolgono esclusivamente la nostra vista ma investono tutte le dimensioni sensoriali, specie quando assumono consistenze diverse, si mescolano ad altre materie per poter essere assaggiati, toccati, strofinati.
“Sappiamo per esperienza corrente che il colore si manifesta ai nostri occhi molto concreto, eppure non prendibile in sé, non afferrabile, seppur chiaramente evidente ai nostri sensi. Anche il gusto, certamente il tatto e anche l’olfatto e l’udito forse sono richiamati ad attivarsi, e viceversa, nella nostra complessa globalità del percepire: i colori - lo sappiamo benissimo dalla nascita - hanno un sapore, hanno una consistenza, hanno anche odori e certamente suoni".
La vista è così presa, catturata e rapita da un effetto (la causa, l’effetto) esteticamente piacevole, a volte straordinario, ottenuto con materiali fluidi e morbidi impasti che contribuiscono a creare un clima di eccitazione e sorpresa all'inizio della proposta e di rilassamento durante lo svolgimento.
Le ricerche condotte dai bambini e le strategie messe in atto coinvolgono il piano espressivo, percettivo, sensoriale e motorio, ma anche rappresentativo e simbolico. Le esperienze vissute con i bambini hanno rappresentato anche per noi adulti in gioco una novità, proprio per l’introduzione di materiali e mescolanze inusuali. Rispetto ad altre proposte degli anni precedenti, qui il colore si è trasformato con diversi elementi, dando luogo a molteplici sensazioni visive e tattili e a differenti sfumature che i bambini sono stati in grado di cogliere…
Ogni tappa del percorso è stata riproposta più volte, fino ad esaurire l’interesse dei bambini.
Ecco alcune idee per giocare con il colore.
COLORE E SCHIUMA DA BARBA
Piccole e soffici montagne di schiuma con qualche goccia di colore. La sensazione di affondare le mani in questo miscuglio è stata molto apprezzata dai bambini e, per rendere l'esperienza appiccicosa basta aggiungere un pò di colla.
COLORI E PAN GRATTATO
Una proposta divertente ed ecologica.... accumulando il pane in quantità consistenti e, una volta grattugiato e tostato è stato offerto insieme ai colori.
COLORI IN BUSTA
Colori a tempera/sacchetti gelo/acqua. Sigillati dei sacchetti tempere di diversi colori e aggiunto dell’acqua o dell’olio di oliva, attraverso la pressione impressa dalla mano o la traccia del dito i colori si mischiavano trasformandosi in altri o si dividevano. All'interno del sacchetto, il colore assumeva le forme più svariate. È stata un’esperienza apprezzata anche da chi non ama sporcarsi visto che il materiale colorato rimane all'interno del sacchetto.
RISO COLORATO
Riso crudo /qualche goccia di colorante alimentare/sacchetto freezer/qualche goccia di disinfettante per mani. Tutti gli ingredienti vengono messi nel sacchetto, mescolati e lasciati a riposo per 24h. Piacevole e inusuale alla vista, ideale al tatto per le sensazioni provate (affondare le mani e lasciarsi scivolare tra le dita i chicchi di riso). È stato utilizzata sia per la manipolazione dai bambini più grandi sia per il travaso dai più piccoli. Unito alla colla si è trasformato in un’esperienza appiccicosa.
PASTA COLORATA
Già proposta cruda, ci siamo divertiti a cuocerla e a manipolarla cotta con colore alimentare.
I COLORI FRIZZANTI
In vaschetta, una dose consistente di bicarbonato, il colore alimentare e una punta di aceto. Il colore comincia a frizzare, per assumere poi una compattezza speciale da schiacciare, ammucchiare, scomporre, dividere.
FROTTAGE CON PLURIBALL
Colori a tempera/rulli/pluriball. Il frottage è una tecnica di pittura basata sul principio di sfregamento; utilizzando dei rullini i bambini stenderanno il colore sul pluriball (carta da imballaggio con bollicine) e appoggiando sopra un foglio di carta potranno ripetere il procedimento riproducendo la sagoma del pluriball.
PAINT- MIRROR
Prevede l’utilizzo del colore sugli specchi. Molteplici i riflessi, il bambino che si vede, sparisce e che riappare.
Articolo comparso su Educare03, 2015, n.1.
Simona Vigoni, pedagogista e psicomotricista
Ilaria Seveso, educatrice