Come scegliere il libro giusto?
Libri gioco, libri tattili, libri senza parole: queste sono alcune delle forme che le storie assumono nei libri e che più di altre ben si adattano alle competenze e alle abilità dei bambini 0-3 anni.
Si tratta di forme che spesso imbarazzano noi adulti, ci costringono a ricordarci che le storie non sono fatte solo di parole, ma anche di spazi vuoti, immagini, inserti di materiali diversi e che ognuna di queste forme aggiunge qualcosa alla storia, veicola un senso immediato che i piccoli colgono senza fatica.
I libri gioco sono uno strumento ottimo per lasciare che bambini e bambine sperimentino, soprattutto attraverso la manipolazione, la dimensione gioiosa e leggera della lettura. Ci sono buchi da riempire, forme da riconoscere, colori da imparare.
Sempre legati alla manipolazione sono i libri tattili, con inserti che permettono di leggere la storia con le mani.
Infine, i libri senza parole sono libri di sole immagini in cui trovano spazio le parole nostre, quelle dei nostri piccoli lettori e delle nostre piccole lettrici. Così ogni lettura ha un corpo, una voce e delle parole diverse. Nasceranno parole nuove, anche straniere (i libri senza parole sono adatti anche a bambini che non conoscono l'italiano per raccontarsi e raccontare, anche nella propria madrelingua).
Qualche indicazione pratica
- Trovate un luogo e un tempo adatti alla lettura: uno spazio accogliente e comodo in cui sentirsi a casa, in un tempo che sia un rito (prima della nanna, prima di tornare a casa) oppure in un momento particolarmente difficile (dopo i litigi, come momento delicato). I bambini sapranno trovare il momento e il luogo più giusto per sé, soprattutto se i libri sono comodamente raggiungibili...
- Selezionate libri belli e diversi, che abbiano stili differenti.
- Date corpo alle parole dei libri: la vostra voce è uno strumento fondamentale per entrare in contatto con le storie. Non importa avere grandi doti interpretative, serve solo saper ascoltare i propri lettori, saper entrare in contatto con la loro attenzione, stimolandola ma anche lasciandola libera di divagare nell'immaginazione.
- Non preoccupatevi della postura o del contatto fisico: ognuno di noi legge nelle posizioni più bizzarre. Lasciate che ogni persona che vi ascolta si senta libera di partecipare a suo modo.
- Vietato non sfogliare! Lasciate i libri dove possano essere trovati, nascosti, scelti, guardati, presi, restituiti, aperti, osservati.
L'articolo completo su Educare03, n. 5 (maggio-giugno), 2018.
Sara Cremaschi