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Cosa raccontano i disegni?

Dopo aver affrontato lo sviluppo del disegno infantile, il grafologo Andrea Pietro Cattaneo ci segnala alcune modalità per osservare i disegni dell'albero, della casa e della famiglia. Si tratta di indicazioni che non sostituiscono il parere degli esperti, ma che possono aiutare ad avere uno sguardo curioso verso ciò che esprime il bambino attraverso il disegno.

25.02.2019

Cosa raccontano i disegni? - Immagine: 1

Nel precedente contributo, è stato trattato lo sviluppo del gesto grafico nel bambino e il significato che può assumere il modo in cui viene utilizzato il foglio (quanto viene riempito, se viene usato in maniera orizzontale e verticale, ecc.): Il disegno dei bambini: cosa osservare?

Oltre al disegno libero, nell’indagine di personalità dai 3 anni in su, vengono utilizzati dei disegni a tematica specifica, che consentono di orientare le proprie indagini in aree peculiari.

Facciamo una panoramica sui quattro test impiegati per indagare la personalità di un soggetto: tratteremo il test della figura umana, il test dell’albero, il test della casa e il test della famiglia. A volte si può avere la tentazione di leggere qualche articolo in rete o di consultare qualche libro divulgativo, ciò va bene se si desidera approcciarsi a tali tematiche. Tuttavia questi test possono essere somministrati ed interpretati solamente da psicologi o personale specializzato poiché richiedono competenze e formazione specifica.


La figura umana

Indicatore di aspetti emotivo-affettivi e psicofisici, permette di cogliere come il soggetto si senta nel proprio corpo e lo percepisca. Durante lo sviluppo, inoltre, l'essere umano associa emozioni diverse a determinati organi del proprio corpo. In base alla cultura occidentale, possiamo dividere il nostro corpo - e quindi la persona disegnata - in più zone generali:

  • testa: zona del pensiero, della fantasia e della vita mentale, la testa è importante perché essendo la sede degli organi sensori permette di rapportarsi col mondo
  • collo: zona del rapporto tra vita istintiva e controllo razionale
  • tronco: zona dell'affettività, dell'istintualità, delle tematiche sessuali e aggressive
  • gambe: zona del contatto con al realtà concreta, le gambe permettono di crescere, muoversi ed esprimono autonomia, sono una base d'appoggio e quindi permettono di capire se il soggetto si sente sicuro; sono anche un mezzo per difendersi (come dare calci), dunque possono anche esprimere aggressività
  • braccia e mani: zona di contatto con l'ambiente sociale, le braccia sono importanti perché consentono il contatto, abbracciano, toccano, sfiorano, rappresentano il contatto affettivo fisico
Ogni intensificazione di una qualunque parte del corpo comunica "un bisogno di ...". Per esempio, gambe molto lunghe possono essere indice del bisogno di crescere e bruciare le tappe, oppure celare un sentimento di inferiorità per cui il soggetto si disegna più alto. Inoltre nell'interpretare il disegno bisogna sempre tener conto di sesso, età, livello di sviluppo, provenienza culturale... perché i bambini che vivono, per esempio, in culture diverse possono sottolineare elementi grafici differenti.


L'albero
Indicatore della percezione e del sentimento di sé, offre molte indicazioni sulla solidità dell'Io, i rapporti con gli altri e le potenzialità. Nell'albero si proietta il modo in cui ci si percepisce, l'atteggiamento verso la propria persona in rapporto all'ambiente. In chiave antropomorfica distinguiamo:

  • radici: sono elementi che consentono di comprendere come il soggetto abbia vissuto il delicato periodo di attaccamento al materno. Le radici rappresentano se e come il soggetto abbia percepito questa figura di riferimento come stabile, capace di dare nutrimento fisico, riconoscere e accogliere i bisogni affettivi. Le radici esprimono nutrimento, inteso come crescita fisica e psichica. Le radici in genere compaiono a 5-6 anni di età e scompaiono nell'età adulta, quando si è autonomi
  • tronco: rappresenta la percezione del proprio schema corporeo e la struttura dell'Io (solida, sicura, instabile, fragile...)
  • chioma: esprime simbolicamente la capacità di socializzare, rendendo produttive all'esterno le potenzialità interne.



La casa
Indicatore delle emozioni, della comunicazione e dell'attaccamento al materno, rappresenta anche il clima familiare e come l'Io si sente sia nei propri panni che nei confronti dell'ambiente. Il disegno della casa può essere visto in chiave antropomorfica, associandola alla figura del volto della madre. La casa è il luogo sicuro e accogliente, espressione di affetto materno, che protegge, nutre e amorevolmente provvedere a ogni necessità. Tre sono gli elementi fondamentali:
  • tetto: è la chioma che protegge dalle intemperie, come la madre protegge, gratifica, riscalda; esprime anche l'autorità e il rapporto con le norme e la ragione
  • finestre: sono come gli occhi che permettono di vedere ciò che sta fuori e la realtà esterna, gli occhi con cui la madre ha guardato il proprio bambino e trasmesso il proprio amore, che di riflesso crea lo stato attraverso cui il bambino guarderà il mondo
  • porta: è la bocca che permette l'ingresso del nutrimento, quindi segno di comunicazione ma anche la capacità del materno di spronare il figlio a diventare autonomo.


La famiglia
Permette di comprendere le interferenze familiari, che possono influenzare la crescita; come il soggetto vive la dinamica relazionale del proprio nucleo familiare, inteso come coppia e famiglia (anche ricostruita). Il test mette in evidenza come il bambino si sente, il rapporto con le figure di riferimento, con i fratelli e il clima familiare.

Le informazioni contenute inquesto articolo sono a carattere informativo, generico e divulgativo, pertantoNON DEVONO essere usate per diagnosi su se stessi o su terzi, non per scopiterapeutici. In NESSUN CASO le informazioni presenti in questo articolo sisostituiscono al parere di uno specialista, si esortano pertanto i lettori INOGNI CASO a rivolgersi ad esso.
Andrea Pietro Cattaneo
grafologo, consulente psicografodiagnosta, dott. in psicologia clinica

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