Il linguaggio è movimento e quindi dipende dallo sviluppo generale delle capacità motorie, in particolare della motricità fine e dell'equilibrio. D'altra parte esso viene appreso esclusivamente attraverso altri umani che parlano nell'ambiente del bambino, o più precisamente che parlano con lui.
Attraverso la risonanza, la vibrazione della nostra voce, delle nostre corde vocali vibrano le corde vocali del bambino, tanto più se siamo a poca distanza. Quando ci ascolta, il bambino riproduce silenziosamente ogni suono con la sua laringe. Già Rudolf Steiner ne parò, ora lo stanno dimostrano le neuroscienze.
Un altro "strumento" fondamentale per imparare il linguaggio, oltre alla risonanza, sono i neuroni specchio (l'attivazione degli stessi neuroni che si attivano nell'altro, quando per esempio sta provando un'emozione... per cui è come se la provassimo anche noi direttamente!). Quando diciamo al bambino di stare calmo in un tono emotivo che tradisce il nostro stato di nervosismo, il bambino riceve un messaggio contraddittorio, l'attivazione neuronale non coincide con il significato concettuale. Non s'insegna a parlare, ma il bambino impara grazie alla coerenza mentale ed emotiva e alla ricchezza espressiva con cui gli adulti del suo ambiente gli parlano.
Nei bambini piccoli tanto minore è la loro capacità di comprendere il significato concettuale, quanto è maggiore la loro capacità di comprendere il significato emotivo attraverso la prosodia, il tono e i gesti dell'interlocutore.
Come possiamo fare per migliorare la comunicazione e il linguaggio nei piccoli?
Ecco alcune raccomandazioni:
- non cerchiamo di insegnare, ma cerchiamo di offrire un buon modello, degno di essere imitato
- favoriamo un atteggiamento paziente, positivo e sereno nei confronti del bambino
- generiamo spazi d'incontro e connessioni one to one, cioè con un bambino alla volta o in piccolo gruppo
- limitiamo l'uso delle nuove tecnologie per i più piccoli, espandiamo gli spazi di gioco libero, che attivano le abilità sensoriali, motorie e comunicative
- recuperiamo la tradizione orale di storie, canzoni e filastrocche.
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Tamara Chubarovsky